Il Capitano, 30 anni di radio

Egisto Fiori, il  Capitano di Astrolabio, è uno dei decani dell'emittenza reatina. In onda sin dai tempi delle radio libere, ha collaborato a vario titolo, con numerose realtà radiofoniche e televisive si è sempre battuto per la libertà d'antenna.

 

Fondatore ed animatore di varie emittenti locali, non ha mai rinunciato alla magia della radio. La sua storia quindi, si interseca inestricabilmente con quella delle numerose radio che ha gestito o contribuito a dirigere in particolare con Radio Cantaro, Radio Kampo Urbano e Radio Cobra.  

 

La sua voce, la sua musica e le sue idee, grazie ad interventi, collaborazioni e trasmissioni, sono state presenti anche su
Radio Galilieo di Terni ( ponti radio e interventi in "Blocco Video" ),  Circuito Radio Centro Idea di Roma  ( trasm. "Fedeli alla luna"),
Radio Onda Rossa ( trasmissione autogestita dell'Ass."3 Febbraio"),
Radio Popolare Milano (trasmissioni in network nazionale),
e Radio Radicale (ospite di Radio Sunugal). 

 

In basso nella pagina, una breve storia di radio reatine che hanno visto come protagonista Egisto Fiori.

  


 

Mirabile potenza di questi esseri.

Esistevano indipendentemente.

 Le menti imbrigliate l'una nell'altra.

Ci siamo cercati ogni momento.

Il complicato intreccio delle nostre fedi non venne mai meno.

Non tutti, sono sopravvissuti, pur respirando ancora.

Oggi, Rieti, è un loculo.

 

Franco Pistoni

 


Cliccando sull'icona è possibile vedere una galleria di foto d'epoca.


Radio Cantaro

La prima vera esperienza radiofonica, iniziò nell'ormai lontano 1979.
Radio Càntaro, e non Cantàro,  prendeva il nome da un rio che attraversa la cittadina di Rieti. E' un ruscello sotterraneo, a tratti in superficie, che bene esprime la condizione della cultura giovanile dell'epoca.
L'emittente va inserita a tutti gli effetti tra le "radio di movimento" e costituì nell'ambito dell'etere locale, un elemento importante di controcultura e controinformazione.
E' da qui che il sound dei primi gruppi punks, del reggae e poi della new age,  raggiunse l'orecchio sensibile di migliaia di giovani reatini.
Tra i concerti organizzati da Radio Cantaro ci fu quello dei "Gang".
Allora la band dei fratelli Severini era ancora  "anglofona" e veniva definita  come "la versione italiana" del gruppo The Clash.
Radio Cantaro non fu solo musica.
Oltre al rock e ai cantautori più "impegnati", era possibile ascoltare programmi di approfondimento ed una rassegna stampa di quotidiani che poteva durare anche delle ore.
Gli ascoltatori partecipavano tramite la diretta telefonica, esprimendo le proprie opinioni ma anche contribuendo attivamente al finanziamento dell'emittente.
Mai spot turbò il palinsesto di Radio Cantaro che si finanziava completamente grazie agli ascoltatori, speakers e collaboratori.
L'esperienza che coinvolse centinaia di giovani, proprio per ciò che esprimeva, fu brutalmente interrotta da un blitz di alcuni appartenenti alla cooperativa fondativa, membri di una formazione politica (MLS) poi confluita nel Pdup.
L'azione, brutale quanto inopportuna creò, non solo a livello locale, scandalo, risentimento e proteste. Fu forse l'unico caso di emittente in Italia ad essere stata chiusa da un blitz di natura stalinista.
Era il 15 di marzo del 1981.  Finì tutto con quell'irruzione?
Non era che l'inizio di un'altra storia.....    
 

Radio Kampo Urbano

Alcuni protagonisti di Radio Cantaro, infatti, nonostante la traumatica chiusura dell'emittente, fecero nascere dopo qualche tempo, un'altra struttura radiofonica.
Radio Kampo Urbano, questo il nome della nuova avventura nell'etere,  iniziò le sue trasmissioni sul finire dell'82.
R.K.U. però, non fu solo la mera continuazione dell'esperienza precedente ma rappresentò un salto di qualità teorico ed organizzativo.
Il blitz a Radio Cantaro infatti, aveva provocato una forte radicalizzazione e una grande diffidenza verso i partiti e la politica istituzionale.
R.K.U. fu, nei fatti e nelle intenzioni, la voce dei senza voce.
La sede di via Roma, in poco tempo, diventò meta di decine e decine di studenti, disoccupati, lavoratori ma anche di tantissimi militari della caserma Verdirosi, provenienti da regioni ed esperienze diverse.
In questo senso, definire l'esperienza di R.K.U. "locale", è decisamente riduttivo. Inoltre, molti erano i rapporti con le altre radio di movimento presenti soprattutto nel centro Italia.
La rassegna stampa e i radiogiornali , pur affrontando tematiche legate al territorio, erano incentrate sui principali avvenimenti nazionali e internazionali. R.K.U. fu un laboratorio aperto a percorsi anche molto diversi tra loro che ebbero modo di incontrarsi e modificarsi. La ricchezza delle esperienze, la vivacità creativa, la gestione assembleare e l'autofinanziamento rappresentarono il punto forte dell'emittente.
L'esperienza di Radio Kampo Urbano fu molto complessa.
All'origine della radio, ci furono almeno due anime sempre in relazione.
Una era decisamente più controinformativa e per alcuni versi più "intransigente", l'altra più poetico-libertaria.
Malgrado le caratteristiche positive di quel percorso collettivo,
la redazione della radio, per limiti e contraddizioni interne,
ma anche forse per la "pesantezza dei tempi" mise fine a quell'esperienza durata più di due anni entrando, inconsapevolmente, nel mito.
Questo non significò comunque la chiusura della radio che il forme diverse e con varie collaborazioni con altre realtà radiofoniche, continuerà il suo percorso fino alla seconda metà degli anni'90.

Radio Cobra

Esperienza del tutto diversa dalle precedenti fu quella della reatina Radio Cobra. Questa volta non fu Egisto Fiori a fondare l'emittente ma si limitò a rilevarla nella metà degli anni '80. La radio ai suoi inizi, era quasi eslusivamente musicale e trasmetteva principalmente liscio e successi degli anni '60.

Con il cambio di gestione, divenne ben presto una delle radio più ascoltate nel territorio. Ai nuovi programmi d'informazione, sovente alternativi, fu aggiunto un poderoso palinsesto realizzato con programmi legati al patrimonio culturale locale. Un importante spazio della programmazione era dedicato alla musica popolare e tradizionale italiana.   

Anche qui, ereditando l'esperienza delle radio libere, fu fatto un largo uso della diretta telefonica, permettendo il protagonismo degli ascoltatori.   

Memorabile è rimasta la diretta non-stop, durata dieci giorni, degli avvenimenti in Iraq del 1991.

La rivista Avvenimenti inserì l'emittente tra le dieci radio italiane più puntuali e coerenti nell'informazione sulla guerra del Golfo.

 


Radio Mondo

Dopo tutti questi anni, Egisto Fiori è ancora in onda. 

Attualmente è conduttore di Astrolabio, trasmissione condotta dagli studi reatini di Radio Mondo.  

Nata nel 1980, nella storica sede di via San Rufo 47 al centro d’Italia, questa radio si mise subito in luce, con precise scelte musicali che spaziavano tra i più ricercati autori italiani e internazionali, diffondendo musica raffinata e di grande qualità.
La particolarità che la distinse dalle altre emittenti locali che imperversavano in quegli anni nella città e nella provincia, fu la scelta di non mandare in onda musica a richiesta ne tantomeno le famose dediche che erano il fiore all’occhiello di tutte le radio private.
Radiomondo si presentò nell’etere con una nutrita redazione giornalistica e con una serie di programmi che raccoglievano le opinioni della gente affrontando, ogni giorno, le problematiche del territorio.
Tecnicamente Radiomondo si impose su tutto il bacino del centro Italia raggiungendo, con il suo segnale, anche la Sardegna.
Nel corso degli anni, ha organizzato vari concerti musicali tra i quali ricordiamo quello di Pino Daniele, Eugenio Finardi, Gino Paoli e Gianni Morandi.
Dal 1983 Radiomondo decise di entrare a pieno ritmo anche nel settore sportivo diventando la radio leader nello sport con le esclusive delle più importanti società.
Dal 1990, l’emittente ha cambiato il suo look, diventando una radio formato commerciale sotto ogni aspetto, allargando la scelta musicale a tutti i generi presenti nel mercato discografico.
Oggi, a distanza di 30 anni, è l’unica radio locale a carattere commerciale rimasta nell’intero territorio reatino, portavoce di trent'anni di fatti, vicende e sport, raccontati con interesse e attenzione, testimone di evoluzione e cambiamenti musicali, nonché promoter di tantissimi artisti emergenti.
Sempre attenta alle innovazioni tecnologiche più avanzate, tra le ultime, lo streaming audio 24 h al giorno e lo streaming video in particolari occasioni.